Seconda guerra del Nord
La Seconda guerra del Nord fu una guerra che si svolse tra Svezia da una parte e la Lega Antisvedese dall'altra.
La vittoria svedese a Narva (Dipinto di Gustaf Cederström, 1910).
La dominazione svedese sul Mar Baltico danneggiava anche gli interessi della Danimarca e della Prussia, che si unirono perciò alla Polonia e alla Russia in una lega antisvedese che scatenò la Seconda guerra del Nord (1700-1721). Il conflitto volse dapprima a vantaggio del re di Svezia, Carlo XII, che, sconfitta la Danimarca, si rivolse contro le truppe dello zar, intente all'assedio di Narva, e le sbaragliò (novembre 1700) nonostante l'inferiorità numerica del suo esercito. Ma lo svedese non seppe sfruttare il successo e si scagliò contro la Polonia. Carlo XII riuscì a costringere il re polacco Federico Augusto II a cedere il trono a Stanislao Leczynski e ad uscire dalla guerra (1706), ma lasciò a Pietro il Grande il tempo necessario per riorganizzare l'esercito.
Lo zar riconquistò le coste del Golfo di Finlandia e fondò la città di Pietroburgo, riuscendo a legare la Russia al mare e all'Europa. La fondazione di Pietroburgo, che diventò nel 1715 capitale dell'impero, rendeva però impossibile una pace di compromesso con la Svezia, per la quale la città costituiva una minaccia. Carlo XII pensò di poter attaccare il nemico dal sud, dove i cosacchi gli promettevano il loro appoggio. L'ambizioso piano si risolse però in un disastro: dopo una tremenda campagna invernale che ne ridusse drasticamente le forze militari, il sovrano svedese riuscì a raggiungere l’Ucraina e pose l'assedio a Poltava, ma qui fu sbaragliato dalle truppe di Pietro I (luglio 1709).
La vittoria russa di Poltava non solo permise alla Danimarca e alla Polonia (sul cui trono venne restaurato Federico Augusto II) di riprendere la guerra contro Carlo XII, ma costituì una svolta storica sul piano internazionale, infatti le potenze dell'Occidente europeo cominciarono a temere lo zar come prima temevano gli Svedesi. Carlo XII, dopo essersi rifugiato in Turchia ed essere riuscito a coinvolgere per breve tempo il sultano nella guerra contro la Russia, preoccupato della minaccia che Pietro, conquistata la Finlandia, costituiva per la Svezia, traversò da solo e senza seguito l'intera pianura sarmatica e si precipitò alla difesa del suo Paese. Morì in un combattimento contro i Danesi (1718).
La Svezia dovette sottoscrivere la pace di Stoccolma (1720) e di Nystadt (1724), concludendo la seconda guerra del Nord. In tal modo Pietro il Grande riusciva a realizzare il suo progetto di affermazione russa sul Baltico.